Prima di cominciare, sarebbe meglio mettere in chiaro un
particolare abbastanza evidente sin dall'inizio: il titolo. Non si tratta di un
nomignolo "campato per aria" o una mia creazione durante un momento
di delirio, quanto di un inusuale compito per casa assegnatoci dal nostro
professore di scienze: andare dai nostri genitori, spiegare loro la differenza
tra densità e viscosità e annotarne la reazione. Ma prima di arrivare al sodo,
sarebbe opportuno fare alcune considerazioni sull'argomento. Nella vita
quotidiana, siamo abituati a ricollegare il termine "densità" alla
resistenza allo scorrimento dei fluidi (dovuta alla forza di legame all'interno
del liquido stesso); tuttavia quest'ultima è, in realtà, la definizione di viscosità.
La densità è, in realtà, la concentrazione di materia all'interno di un'unità
di misura ben definita, nei liquidi, ad esempio, i fluidi con densità minore
tendono a galleggiare su quelli di densità maggiore (ne è un celebre esempio il
galleggiamento dell'olio sull'acqua). Arriviamo quindi al compito vero e
proprio. Su richiesta del professore ho esposto questa "tesi" a miei
genitori, ma non mi sarei mai aspettato la loro reazione: sono rimasti
completamente impassibili, e ad un certo punto mio padre, sogghignando ha
detto: "Tu sai che ho a che fare con densità, viscosità e numeri di Reynolds
ogni giorno con il mio lavoro?" Infatti, essendo un tecnico
dell'impiantistica, queste nozioni gli sono fondamentali per calcolare
eventuali resistenze o cali di pressione all'interno delle tubature.
domenica 27 ottobre 2013
domenica 20 ottobre 2013
LA STORIA DELLA TERRA
La Terra si formò circa 4,6 miliardi di anni fa, quando una
massa di polveri e gas vaganti nello spazio della nostra galassia cominciò a contrarsi
e a raffreddarsi. La (parte) centrale diede origine al Protosole, mentre tutti
gli altri residui si agglomerarono tra loro creando i vari pianeti della
galassia, tra cui la Terra stessa. Le
rocce più antiche sulla Terra hanno dai 3,8 ai 4,2 miliardi di anni; tuttavia,
mediante le datazioni radiometriche, il nostro sistema solare avrebbe
"soltanto" 4560 milioni di anni e i meteoriti più antichi circa 4559
millioni di anni. Attualmente si pensa che la Terra si sia formata mediante
l'unione disordinata di vari oggetti che colpivano la sua superficie. Con
questa ipotesi si può anche spiegare la formazione della Luna la quale, secondo
gli scienziati, sarebbe stata creata da un impatto gigantesco del nostro
pianeta con un corpo celeste poco più grande di Marte (quest'ultimo vanta circa
6800 km di diametro). Frammenti provenienti sia dal corpo sia dalla Terra
furono scagliati nello spazio, dove si aggregarono dando vita al nostro
satellite; questa ipotesi è stata confermata anche grazie alla datazione delle
rocce lunari (4,47 miliardi di anni). In seguito, una pioggia continua di
planetesimi, (oggetti rocciosi primordiali che colpivano la Terra entrando
nella sua orbita) urtò la superficie dei vari corpi celesti fino a 3800 milioni
di anni fa, eliminando la crosta primitiva della Terra e creando i vari crateri
della Luna, di Mercurio, di Marte. La Terra, a causa dei numerosi impatti,
aumentò di dimensioni pian piano e cominciò a surriscaldarsi mediante tre
principali fenomeni:
1.
l'energia cinetica rilasciata dagli impatti dei
planetesimi sulla superficie terrestre si convertì in energia termica, che in
parte venne dispersa nello spazio. In alcune zone gli impatti erano talmente
frequenti da "seppellire" completamente sottoterra l'energia venutasi
a creare;
2.
L'aumento della pressione all'interno del
pianeta, dovuto al continuo accumulo di materiali nelle zone esterne e alla
scarsa conduttività delle rocce, generò ulteriore calore;
3.
La radioattività degli elementi naturali, i
quali erano presenti sulla Terra in quantità maggiore di circa quindici volte
rispetto ad oggi, trasmettevano calore ai materiali circostanti mediante
l'energia cinetica delle particelle che rilasciavano.
Si è calcolato che tutti questi elementi abbiano portato ad
una temperatura interna di circa 1000°C.
Dopo un periodo compreso tra i 300 milioni e il miliardo di
anni, a causa della disintegrazione radioattiva, la temperatura interna aumentò
progressivamente fino a raggiungere nelle zone più interne la temperatura di
fusione del ferro il quale, a causa della sua elevata densità, sprofondò
"colando" verso il centro
della Terra e trascinando con se vari materiali più leggeri. Questo fenomeno
viene definito dagli scienziati "catastrofe del ferro". Questo
evento, tuttavia, provocò la stratificazione della Terra e la creazione di un
nucleo liquido e un conseguente aumento della temperatura di altri 2000°C. Nel
pianeta, ormai in gran parte allo stato fuso, si venne a creare una
differenziazione gravitativa che permise ai materiali più leggeri di migrare
verso l'esterno e di formare la crosta terrestre.
Riguardo all'atmosfera, le collisioni cancellarono di sicuro
l'eventuale atmosfera primordiale venutasi a creare nel frattempo. Dai dati in
possesso si ipotizza che i materiali volatili si crearono dal degassamento
delle rocce contenute nel mantello, ossia la zona intermedia tra crosta e
nucleo, tra 4000 e 3500 milioni di anni fa. Secondo le teorie degli scienziati,
i planetesimi che formarono la terra contenevano ghiaccio, acqua e altre
sostanze. L'acqua migrò verso l'esterno sotto forma di vapore acqueo durante la
fusione parziale del pianeta; l'atmosfera primordiale venne a crearsi grazie ai
gas rilasciati dalle continue eruzioni vulcaniche ossia azoto, diossido di
carbonio e idrogeno (questo si disperse nello spazio).
Infine, si ipotizza che la crosta terrestre si sia originata
mediante la lava proveniente dalle continue eruzioni vulcaniche a cui seguivano
rifusioni delle rocce consolidate e, anche grazie all'azione degli agenti
atmosferici, si venne a formare il primo strato di regolite.
mercoledì 16 ottobre 2013
CHE COSA SONO LE SCIENZE DELLA TERRA?
Lo studio del pianeta Terra era affidato ad una branca della
scienza chiamata geologia; tuttavia questo termine è diventato col tempo sempre
più specialistico fino a ridursi ad identificare la semplice analisi delle
rocce sulla crosta terrestre in tutti i loro aspetti. Attualmente viene
utilizzato il termine di SCIENZE DELLA TERRA per indicare la branca di studi
che esamina il nostro pianeta nella sua totalità. Quest'ultima si suddivide in
molti aspetti collegati tra loro:
·
Meteorologia -->
studio dei fenomeni fisici che avvengono nella troposfera responsabili
del tempo atmosferico;
·
Climatologia
--> studio del clima e delle
condizioni meteo nel raggio di 20/30 anni;
Oceanografia
--> studio degli oceani e dei
loro processi chimici, fisci e biologici;
·
Idrologia
--> studio del movimento,
della chimica e della biologia delle masse d'acqua del pianeta;
·
Paleontologia
--> studio degli esseri
viventi vissuti nel passato attraverso l'analisi dei loro fossili;
·
Mineralogia
--> studio delle
caratteristiche fisiche e chimiche dei minerali;
·
Petrologia
--> studio delle rocce
attraverso analisi di varia natura;
·
Geochimica
--> studio delle unità
geologiche e delle loro componenti mediante la chimica;
·
Vulcanologia
--> studio dei fenomeni
vulcanici;
·
Geofisica
--> studio delle proprietà
fisiche del pianeta Terra;
·
Geografia fisica -->
branca della geografia che studia le caratteristiche fisiche della Terra;
·
Geomorfologia
--> branca della geografia
che studia la morfologia della Terra;
·
Geologia ambientale -->
studio delle interazioni tra uomo e ambiente;
·
Geologia strutturale -->
studio della deformazione delle rocce a causa delle forze agenti
all'interno della crosta;
·
Stratigrafia
--> studio della datazione
delle rocce;
·
Geologia storica ;
·
Sedimentologia
--> studio dei processi di
sedimentazione;
·
Geologia marina ;
·
Geodinamica
--> studio delle forze alla
quale è sottoposta la Terra.
Tuttavia negli ultimi tempi si è pensato al passaggio da
scienze della Terra a scienza integrata del sistema Terra, a causa dell'ormai
divenuto elevato rischio ambientale, per poter studiare al meglio le modificazioni
del sistema su scala globale e le loro possibili evoluzioni. Va anche tenuto
conto che, a partire dalla rivoluzione industriale, i cambiamenti effettuati
dall'uomo sull'ambiente hanno influenzato quest'ultimo in maniera tale da poter
paragonare l'attività umana come forza della natura vera e propria. I
cambiamenti oggi attualmente in atto sono, infatti, senza precedenti come
dimensione e velocità di mutamento; si necessita quindi di un'accurata
conoscenza di questi processi naturali in modo da poter comprendere anche ciò
che potrebbe accadere in futuro.
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