mercoledì 11 settembre 2013

Recensione Libro: Fondazione

"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci." (Cit. Salvor Hardin)

Come si sarà ben dedotto dal titolo, decisamente "anomalo" rispetto a ciò che è solito comparire in questo blog, ho voluto inserire questa breve analisi di un libro letto durante l'estate che mi sembrava giusto condividere con i lettori in quanto offre non solo una narrazione originale e ben strutturata, ma anche vari spunti di riflessione su altrettanti vari argomenti.
Ma andiamo con calma...
Il libro fa parte di un gruppo di romanzi, composti tutte dallo scrittore russo Isaac Asimov, chiamato "Ciclo delle Fondazioni", il quale può essere considerato uno dei capostipiti della fantascienza classica. 
L'opera si presenta composto di 47 capitoli divisi in cinque storie che possono essere considerate singolarmente ma è preferibile leggerle in ordine essendo legate tra loro da un filo conduttore: Prologo, Prima Crisi, Seconda Crisi, Intercrisi, Terza Crisi.
Qui di seguito, per chi fosse interessato, vi è un breve riassunto dell'opera il quale contiene dei piccoli spoiler. Ho segnalato l'inizio e la fine per poterli saltare.
**[SPOILER]**
La storia inizia con uno psicostorico di nome Hari Seldon che riuscendo a prevedere imminente dell'Impero Galattico mediante complessi calcoli matematici, si fa esiliare su un pianeta lontano di nome Terminus affermando di voler salvare tutto il sapere conosciuto nell'Enciclopedia, un'enorme opera che permetterà di ridurre gli imminenti 30000 anni di "medioevo" a soli mille. Tempo dopo, sul pianeta prima citato, il capo della comunità Lewis Pirenne e il sindaco Salvor Hardin devono fare i conti con il regno di Anacreon, che vuole assoggettare la loro popolazione a sudditi; sfruttano quindi la loro ricchezza scientifica per far sì che l'invasione non abbia mai inizio. Successivamente, Hardin trasforma la scienza in una religione e la usa per assoggettare le masse ad Anacreon e controllarle con i suoi macchinari, visti dalla gente comune come "attrezzi divini". Superata la seconda crisi, un mercante di nome Limmar Ponyets approfitta di una missione segreta della Fondazione per commerciare in segreto macchinari con il pianeta Askone, dove la tecnologia della Fondazione è severamente vietata. Passano gli anni ed un altro mercante, Hober Mallow, si ritrova ad allacciare i contatti con il pianeta Korell, in conflitto con Terminus. Mallow diventa poi sindaco di Terminus, riuscendo a conquistare economicamente Korell grazie al benessere portato sul pianeta ostile.
***[FINE SPOILER]*** (Ho scritto di proposito la trama a grandi linee per invogliare a leggere l'opera completa!)
Come già detto in precedenza quest'opera offre spunti di riflessione i quali mettono ben in luce come la scienza e la tecnologia, opportunamente combinati con altri campi come commercio e religione, possano essere utilizzati per scopi molto più grandi del semplice piano teorico/studioso. Il tutto senza fare ricorso alla violenza.
Per concludere, non posso che ritenermi soddisfatto di quest'opera e ne consiglio la lettura non solo agli appassionati del genere. Più che promosso!
VOTO: 9

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